lunedì 30 gennaio 2012

DOVE SONO OGGI I NAUFRAGHI DI LOST?

Due fra i più amati protagonisti di Lost tornato sulle scene con questo fine Gennaio: Jorge Garcia (Hurley) in tv con il nuovo "Alcatraz", e Josh Holloway (Sawyer) al cinema con il quarto "Misson: Impossible". Ma tutti gli altri naufraghi? A quasi due anni dalla fine della serie stracult, dove sono oggi?

MATTHEW FOX > Jack – Dopo la parentesi teatrale della scorsa primavera a Londra, torna al cinema, dove si era già inserito con Speed Racer e Prospettive di un delitto, mentre ancora cercava di convincere disperato la sua Kate con un “we have to go back!!” a tornare sull’isola. Che lo attendeva a braccia aperte, il cinema, non l’isola, dato lo spessore dei film in cui lo vedremo: il crime I, Alex Cross, con Jean Reno, un nuovo zombie movie World War Z, con Brad Pitt e The Emperor, thriller politico ambientato in Giappone nel secondo dopoguerra, diretto da Peter Webber (La Ragazza con l’orecchino di perla).

JOSH HOLLOWAY > Sawyer – È in questi giorni nelle sale con Mission: Impossible -  Protocollo fantasma, quarto capitolo, il secondo firmato da J.J. Abrams, sulla saga cinematografica dell’agente Ethan Hunt (Tom Cruise, ovvio), nella parte dello spericolato Trevor Hanaway, ma al cinema i lost addicted andarono a vederlo anche nell’horror Whisper – Il respiro del diavolo.  Subito dopo Lost apparve come special guest nella puntata finale della season 2 di Community.

EVANGELINE LILLY > Kate – La splendida “lentiggini”, che prima della fine di Lost, ha recitato nei film Afterwards, thriller con John Malkovich e The Hurt Locker, di Kathryn Bigelow, vincitore di 6 Oscar tra cui miglior film nel 2010 e miglior regia, ha traslocato ufficialmente sul grande schermo. Prova ne sono il fantascientifico Real Steel – Cuori d’acciaio, nei panni dell’ “amica” di Hugh Jackman e l’attesissimo Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, in uscita a Dicembre, cui farà seguito, nel 2013 un altro capitolo che pure impegnerà la Lilly.

TERRY O’ QUINN > Locke – Sfumati i progetti delle serie Odd Jobs e Hallelujah, lo straordinario interprete di John Locke (nonché dell’ultima incarnazione di Nemesi), ruolo che gli valse nel 2007 un Emmy, si è “accontentato” di apparire in svariati episodi della seconda stagione di Hawaii Five-0, nella parte del comandante Joe White, dove ha ritrovato il collega Daniel Dae Kim.

MICHAEL EMERSON > Ben – Anche lui, come il collega che qui lo precede, vincitore di un Emmy grazie a Lost, nel 2009 e uno nel 2001 come guest di The Practice – Professione avvocati, dopo l’enigmatico e magnifico Benjamin Linus (indimenticabile mentre giurava, mentendo spudoratamente, di essere “Henry Gale from Minnesota!”), ha interpretato Andy, un uomo autistico in un episodio di Parenthood (un altro Emmy ci stava bene) prima di diventare il protagonista dell’ennesima produzione tv di J.J. Abrams, Person of Interest.

JORGE GARCIA > Hurley – Dal 30 Gennaio è su Premium Crime con Alcatraz, attesissima serie(quale prodotto di Abrams non lo è?) che lo farà tornare su di un’isola, per indagare stavolta, non per governarla, ma prima lo abbiamo visto apparire in E alla fine arriva mamma!, Fringe e in Mr. Sunshine. Ora ha in serbo il cortometraggio Spade e il film d’avventura When we were Pirates. E nel 2010, i Weezer hanno intitolato il loro album al suo Hurley (con tanto di faccione in primissimo piano in copertina).

HENRY IAN CUSICK > Desmond – Il dopo Lost l’ha passato in un paio di episodi di Law & Order: Special Victim Unit e da un po di mesi è sul set di Scandal, nuovo drama di Shonda Rimes, quella di Grey’s Anatomy, che affronta le spinose e delicate questioni degli scandali politici (e lui, accusato di molestie sessuali da una ex dipendente della ABC, di scandali ne sa qualcosa). Sarà per questo che non si decidono a farlo partire?

EMILIE de RAVIN > Claire – Nell’anno in cui era lontana dall’isola, l’attrice ha messo a segno bei colpi cinematografici: ha recitato, tra l’altro, in Nemico Pubblico, con Johnny Depp, e Remberer Me, con Robert Pattinson e ora la vedremo sia al cinema nella commedia romantica Love and other troubles e sia in tv in un episodio di C’era una volta (gli autori sono quelli di Lost), nei panni di Belle della Bella e la Bestia.

NAVEEN ANDREW > Sayid – L’iracheno che si ritrovava sempre a dover ammazzare qualcuno, alla fine è morto pure lui, ma il suo interprete, britannico, vivo e vegeto è apparso in un episodio di  Law & Order: Special Victim Unit nella parte di un detective e da poco si è aggiunto al cast della serie Sinbad.

DANIEL DAE KIM > Jin - Il primo tra i protagonisti rimasti fino alla fine ad aver trovato un ingaggio (sicuro): Hawaii Five-0, riuscito remake della serie anni 60/70, in cui è Chin Ho Kelly, uno dei 4 della task force messa insieme da Steve McGarrett. È impegnato in questo periodo anche come doppiatore per la serie animata de L’ultimo Dominatore dell’aria.

YUNJIIN KIM > Sun – Provate voi a pronunciare correttamente il titolo del film che l’ha vista impegnata subito dopo Lost: Sim-jang-i Ddwooin-da, pellicola drammatica e sudcoreana.  La rivedremo mai negli States?

 

 

DOMINIC MONAGHAN > Charlie – Morto annegato, contro la sua volontà, al termine del terzo ciclo, non prima di aver svelato a Desmond che quella in arrivo sull’isola non era la nave di Penny, appare in un episodio di Chuck, nel film X Men, Le origini : Wolverine e poi è regular in FlashForward, cancellato dopo appena una stagione. Dallo scorso anno ad oggi si è mosso fra la serie tv comedy Goonight Burbank, il videoclip di Love the way you lie, di Eminem, in cui faceva quello che a noi non è concesso con Megan Fox (certa gente ha tutte le fortune: per 5 anni è stato fidanzato con Evangeline Lilly!), i film The Day, Soldiers of fortune e il fantasy Blood, di cui è stato di recente annunciata la sua partecipazione.

 

 

ELIZABETH MITCHELL > Juliet – Inveisce con colorite verbalità contro un missile, lo fa esplodere e muore al termine della quinta serie. Dopo, il ruolo da protagonista, la coraggiosa agente dell’FBI Erica Evans, nelle 2 stagioni di V, remake di Visitors, 1 episodio di Law & Order: Special Victim Unit (abbiamo ragione di credere che gli autori amino particolarmente avere i “ostie” con loro) e il film tv Answer to nothing.

 

 

MICHELLE RODRIGUEZ > Ana Lucia – Per lei Lost è stato giusto una parentesi in tv (ha fatto la seconda stagione), neanche tanto felice, visto che alle Hawaii è stata arrestata per guida in stato di ebbrezza. Prima e dopo, per lei tanto cinema, in ruoli quasi esclusivamente da dura sboccata. Per lei The Breed – La razza del male, Avatar, Machete, World Invasion, Blacktino. Per il 2012 ha in programma una comedy, finalmente, InAPPropriate Comedy e i sequel di Resident Evil (quinto episodio) e Fast & Furious (sesto).

 

 

CYNTHIA WATROS > Libby – A me lei piace tanto, ed è inammissibile che un’attrice del suo talento, premiata con l’Emmy nel ’98 per la parte della perfida Annie nella soap Sentieri, non abbia ancora avuto una nuova, grossa occasione dopo Lost e la sua sfortunata Libby, vissuta solo nella seconda stagione e uccisa da quell’idiota di Michael.  Solo parti da guest star: dal meno recente, Gossip Girl, C.S.I., The Closer, Criminal Minds, La vita segreta di una teenager americana, Dr. House, dove è stata ricorrente nel ruolo di Sam Carr, ex moglie del dottor Wilson, Desperate Housewives e, per quest’anno, i film tv A smile as big as the moon e Elektrick Children.

 

 

NESTOR CARBONELL > Richard – So che ve lo state chiedendo ancora e no, non usa l’eyeliner e si, tornerà a vestire i panni del sindaco di Gotham City in The Dark Knight Rises. Dopo Lost, ci son stati due episodi del telefilm Psych, uno di Wilfred, e un ruolo principale in Ringer, la serie che ha segnato il ritorno di Sarah Michelle Gellar. Oltre al film su Batman, lo vedremo al cinema anche in Cristiada, insieme ad Eva Longoria ed Andy Garcia.

 

 

REBECCA MADER > Charlotte – Bellissima ma non per questo meno sfigata. Fatta fuori la rossa archeologa a inizio season 5, trova posto con un interessante ruolo da recurring in No Ordinary Family, che però viene cancellato alla prima stagione. Poi è regular in Work It, pure cancellato dopo pochi episodi. Nel mentre è apparsa in Covert Affairs, Friends with Benefits, Alphas, è anche in una bella web serie: Aim High.

 

JEREMY DAVIES > Daniel – Lasciatosi alle spalle il matematico Faraday, ucciso dalla sua stessa madre, Davies ha brillato in una serie di episodi di Justifield – L’uomo della legge, col ruolo del criminale Dickie Bennett nella seconda stagione, che gli è valso anche una candidatura all’ultima edizione degli Emmy come miglior guest star.

 

JEFF FAHEY > Frank – Lui, che al cinema deve la notorietà grazie al film del ’92 Il tagliaerbe, è tornato, dopo aver tratto in salvo Kate e pochi altri, al cinema con vari film, come Terror Trap, Machete, Blacktino (negli ultimi due, l’altra “losties” Rodriguez), The Sacred ma anche in tv con i film Marriage Retreat, Alien Tornado e come guest in Chuck e Law & order: Los Angeles.

 

KEN LEUNG > Miles – Dopo aver girato il pilot di Big Mike, con il Greg Grunberg di Heroes, visto anche in Lost nei panni del pilota del volo 815 Oceanic, purtroppo non più diventato un serial, è apparso in un episodio della seconda stagione di The Good Wife e sarà nel cast di una nuova comedy, ancora senza titolo, di NBC.

 

ADEWALE AKINNUOIE-AGBAJE > Mr. Eko – Impossibile ricordare il nome del possente interprete del finto prete nigeriano, ma è facile ricordare di averlo visto al cinema in G.I. Joe-La nascita dei Cobra e in tv in una puntata di Monk. A maggio lo vedremo nel film horror La Cosa e al momento gira Bullet to the Head, nuovo action con gente tosta come Sylvester Stallone e Jason Momoa e un nuovo telefilm: Nemesis

 

HAROLD PERRINEAU > Michael – Ancora grati per non doverlo più sentir strillare: “Waaaaalt!!!”, ma incapaci di perdonarlo per aver fatto fuori la mia Libby, Perrineau, che, poverino, con Michael ha poco a che spartire, ha fatto cinema (30 giorni di buio, Solo per vendetta) e tv (CSI:New York, e la nuova serie, da protagonista, The Wdding Band).

 

IAN SOMHERALDER > Boone – Il primo dei naufraghi a farci scoprire che sull’isola qualunque protagonista sarebbe potuto morire in ogni momento, dopo Lost ha lavorato parecchio, nell’horror Pulse, impersonando Marco Polo nell’omonimo tv movie, nella serie sfrontata e sfortunata Tell me you love me, e ottenendo poi una strepitosa popolarità grazie allo spietato vampiro Damon di The Vampire Diaries. Ora ha in programma altri due film per la tv.

 

MAGGIE GRACE > Shannon – La seconda a soccombere tra i naufraghi, ha trovato belle occasioni al cinema, iniziando con titoli come The fog – Nebbia assassina, Il club di Jane Austen e Io vi troverò (di cui è previsto un sequel), e proseguendo alla grande con  Innocenti bugie, The Experiment, Faster, gli ultimi due capitoli della Twilight Saga, Breaking Dawn, dove è la vampira Irina, e ha in preparazione Decoding Annie Parker e MS One: Maximum security, in cui affianca Guy Pearce, oltre che la commedia Relative Insanity, con David Duchovny.

 

 

MALCOM DAVID KELLEY > Walt – Il giovanissimo figlio di Michael, oggi dicannovenne, ha recitato nella serie teen Gigantic (già cancellata) ed è apparso in un episodio di The Closer.

 

 

RODRIGO SANTORO > Paulo – In Lost solo per una stagione con un dimenticabilissimo personaggio, è oggi una star del cinema, quello brasiliano di sicuro. Visto nell’epico 300 e nello storico Che, in due parti, sul rivoluzionario argentino, qui interpretato da Benicio Del Toro, e nel bellicoso There be dragon, ha ad attenderlo tre film, tra cui il romantico The blind bastard club, con la rock star Lenny Krawitz e il nostro Riccardo Scamarcio.

 

 

KIELE SANCHEZ > Nikki – Pure lei sepolta viva come Paulo perché del tutto inutile (per colpa di sceneggiatori indecisi), ha trovato ingaggi sia sul piccolo che sul grande schermo. Per il primo ha recitato in Samantha chi? ed è ora nel cast del poliziesco The Glades, per il cinema ha fatto Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie e il pauroso 30 giorni di buio.

 

 

 

 



    

martedì 24 gennaio 2012

EPPURE IL CINEMA ESISTEVA (PRIMA DI "BENVENUTI AL NORD")!

Successo strepitoso e (in)atteso per Benvenuti al Nord. Ma la gente solo in 
questi casi scopre il cinema?

Benvenuti al Nord sta ottenendo un successo che, per quanto prevedibile, si sta impegnando a superare ogni aspettativa. 854 copie distribuite che hanno portato nelle tasche di Medusa e Cattleya oltre 10 milioni di euro a neanche una settimana dall’uscita, costringendo ad arrossire di vergogna Benvenuti al Sud, che nello stesso periodo guadagnò circa 4 milioni. I multisala delle mie parti (Caserta e provincia) vittime di vere e proprie invasioni (non sempre pacifiche, ahimè! Ma c’è poco da sorprendersi: non tutti “sanno andare al cinema”), con relativo traffico d’auto in tilt. Roba che neanche a Natale, con De Sica e Pieraccioni. Film piacevolissimo, divertente, con la comicità made in Naples di Alessandro Siani, quella più arguta di Claudio Bisio, le performance sempre strepitose di Angela Finocchiaro (qui anche nei panni dell’anziana mamma) e la procace Valentina Lodovini di cui nessuno ricorderà il nome, non perché non sia brava, anzi, è bravissima, ma perché di lei si vuol ricordare ben altro. Ora, concedetemela questa riflessione, anzi, questa domanda: possibile che la gente si ricordi di quanto sia bello andare al cinema per farsi due risate, svagarsi, semplicemente per non pensare alle preoccupazioni quotidiane, solo con film come questo o con un Checco Zalone? Se poi si ha voglia anche di andare al cinema per riflettere, scoprire cose nuove, lasciarsi stupire da certi effetti speciali, ammirare il lavoro di registi e attori o anche solo per ricordarsi quant’è bella l’esperienza cinematografica, al buio, immerso in un mondo che è lì, è ora ed è solo per te, di film da scegliere non mancherebbero mai. Non faccio lo snob, anch’io andrò a vedere Benvenuti, così come il demenzialissimo Succhiami, ma, quando e se saremo stanchi di farci accogliere a Milano e dintorni, ricordiamoci che si può riflettere sul razzismo strisciante degli anni 60 con The Help, versare qualche lacrima per la tenera storia di Winter il Delfino e applaudire per uno degli attori che rende migliore il cinema italiano, quel Pierfrancesco Favino protagonista de L’industriale. Quasi certamente non si tratta solo di avere o meno passione per il cinema, ma di recepire meglio la propaganda e osservare con più cura il catalogo delle offerte, evitando di fare quello che i teenager (e non solo loro) fanno con la moda: seguire la massa.   

lunedì 23 gennaio 2012

THE RIVER: NUOVO "CLONE" DI LOST?

In America sta per debuttare The River. Foresta e mistery: come possiamo non pensare a Lost?


Anche Vanity Fair, nell’ultimo numero, non ha potuto fare a meno di notare la similitudine della foto promozionale del cast di The River, nuova serie in partenza negli USA il 7 febbraio su ABC, con quella per la quinta stagione del (mai fin troppo) compianto Lost. Il telefilm, d’avventura e horror, è diretto con stile documentaristico da Jaume Collett-Serra, che con l’orrore ci sa fare già dai tempi di Orphan e ideato da Oren Pely, pure lui esperto in materia avendo diretto/prodotto Paranormal Activity e Michael R. Perry, che con roba televisiva come American Gothic e Millenium ha ben saputo inquietarci. La storia è quella di un ardimentoso gruppo di ricerche che spera di trovare ancora vivo un famoso esploratore, nonché conduttore televisivo, disperso nel cuore dell’Amazzonia. Ma qualcosa di molto poco piacevole li attende. Un gruppo di gente dispersa in una selvaggia e splendida foresta, mistero, azione, psicologie irrimediabilmente destinate ad evolversi, gran parte delle riprese alle Hawaii e stessa rete tv ci riportano alla mente la serie cult conclusa quasi due anni fa e questo gli autori di The River (otto gli episodi previsti), lo sanno. Ora c’è da chiedersi: son contenti del prestigioso paragone o stanno facendo gli scongiuri affinchè l’etichetta porta sfiga di “erede di Lost” non si appiccichi su di loro?


In alto, il cast di The River e sopra quello di Lost.

CINESERIAL FACE - 1

Gente che passa dalla tv al cinema. Gente che dal cinema arriva alla tv. Gente che riesce a fare entrambe le cose. Alla faccia della crisi… <1^ puntata>

CHRISTINA RICCI
Chi è: Una che, narra la leggenda, fu notata nel corso delle recita scolastica di Natale, quand’era una bimba, e quindi affidata alle capaci mani di un talent scout che arrivò a renderla una delle maggiori baby star degli anni 90. Nasce a Santa Monica nell’80, ma nelle sue vene scorre sangue scozzese (parte di madre), irlandese e italiano (padre)
Cine: A 10 anni debutta in Sirene (1990), e lo fa recitando con Cher, a 11 diventa famosa come la spettrale Mercoledi de La Famiglia Addams (1991) e a 14 è ufficialmente una baby star grazie al tenero Casper (1994). E poi non si fa mancare niente, da film impegnati come l’Anything Else (2003) di Woody Allen e, nello stesso anno, il Monster che fa guadagnare un Oscar a Charlize Theron, amante della Ricci nel film, le atmosfere gotiche di Tim Burton in Il Mistero di Sleepy Hollow (1999) e le urla di spavento per Wes Craven nell’horror Cursed – Il maleficio (2005). Ad attenderla nel 2012 Bel Ami e Robert Pattinson, suo partner di scena.
Serial: La tv le piace, così tanto che dopo le partecipazioni da guest star in Ally McBeal, Joey, Grey’s Anatomy  e Saving Grace, si è fatta assumere come hostess (Maggie Ryan, la più libertina e naif del gruppo) nella serie da noi su Fox Life Pan Am, sulla celebre compagnia aerea statunitense che ci fa volare negli anni 60 ma che, ahimè, non sembra volare negli ascolti.

MIKE VOGEL
 Chi è: Un biondino che voleva fare il pilota dell’aviazione e ora, per fiction televisiva c’è riuscito. Uno che ha preferito fare tivù piuttosto che continuare a farsi corteggiare dal grande schermo “un po’ perché sono sposato e padre di due bambine (cosa che a Hollywood per un 32enne fa notizia ndCS), di quattro e due anni, e  avevo bisogno di un’occupazione più stabile”, come ha raccontato a Vanity Fair, “e un po’ perché oggi si fanno meno film e io fatico a stare senza lavorare!”.
Cine: Attualmente è nelle sale con The Help, di Tate Taylor, storia triste e bellissima di un Mississippi razzista degli anni 60, le cui prime vittime erano le governanti di colore, tratta dall’omonimo best-seller di Kathryn Stockett (nel cast altro volto televisivo quello di Allison Janney, la magnifica Madre di Jacob in Lost). In precedenza ha recitato anche in Blue Valentine (2010) con Ryan Gosling e Cloverfield (2008).
Serial: È il protagonista maschile di Pan Am, che lo ha catapultato nei radiosi sixties come The Help, nei panni del primo pilota Dean Lowrey, amato dalle donne e invidiato dai colleghi. In tv ha fatto anche Miami Medical.  

lunedì 16 gennaio 2012

EVVIVA EVVIVA PARENTHOOD!

Parenthood, un family drama come non se ne sono mai visti. Buoni sentimenti a profusione. Ma finalmente reali!

Ma quanto è bello Parenthood? Tanto, tanto, tanto. Sono alla terza stagione e me ne sono accorto fin dalla prima, solo che poi guardo episodi assolutamente sublimi come quello andato in onda di recente negli States, il dodicesimo dell’ultimo ciclo, e penso che, siamo davvero pochi in Italia ad essercene accorti. Giornali e blog vari, preoccupati come sono a lodare a più non posso American Horror Story o a stroncare a più non posso Terra Nova, si dimentichino a più non posso di un capolavoro simile. Complici di questa grave dimenticanza le reti italiane, come Joi che non lo pubblicizzò a dovere quando a fine 2010 giunse da noi e peggio ancora Canale 5, che dopo avergli concesso la prima serata lo sbatté senza troppi complimenti in seconda serata al minimo calo di ascolti (ancora non so decidermi se Canale 5 offrì il prime time in un impeto di coraggio, o perché serviva un programma qualsiasi da sacrificare nelle calde serate di Luglio). L’episodio in questione mette l’intero clan dei Braverman, per volere del patriarca Zeek, in viaggio per andare a far visita all’anziana madre Blanche, che sta per compiere 86 anni. Zeek è agitatissimo, poiché con la madre non ha mai avuto un facile rapporto (“cosa ti fa credere di essere tanto speciale?” chiese la donna al figlio quando lui, da ragazzo, le raccontò di voler fare l’attore) ma, tra una traversia e l’altra, si giunge a destinazione e l’happy end è comunque assicurato. Ma niente è scontato e tutto è azzeccatissimo, perché i personaggi, anima di questo come di un qualsiasi telefilm degno di questo nome, sono azzeccatissimi (e aiutati da interpreti formidabili, che abbiano 40 o 9 anni), a cominciare da Zeek, burbero e talvolta irritante come se ne sono visti in centinaia di occasioni, ma con due occhietti che quando si fanno lucidi, in delicati momenti come un profondo chiarimento con l’anziana madre, ti mostrano un’anima meravigliosa. Camille, sua moglie, che con quei modi naif e disincantati riesce a far tornare la calma anche di fronte al peggiore dei drammi. Crosby, lo zio giocherellone, farfallone e anche un po immaturo, ma senza il quale il nucleo famigliare sarebbe terribilmente più noioso, Kristina, la santa moglie di Adam, che nel tentativo di tirare su nel migliore dei modi un figlio autistico è travolta da continue insicurezze e paure ma sa di dover fare il suo dovere, anche se il figlio in questione, Max (Max Burkholder, a cui bisognerebbe dare di corsa un Emmy! Perché Shirley Temple può avere un Oscar quand’è ancora in fasce e gli attori delle serie tv devono fare 40 anni?!) la chiama per ben due volte, e urlando, “bitch”, costringendola a punirlo e col timore che la penitenza possa incattivirlo ancora di più. E poi l’idea di normalità, di verità, che viene fuori guardando ogni sequenza, anche le (apparentemente) più inconsistenti, come la piccola Sidney che, tenendo lungo il viaggio in auto la mano fuori dal finestrino, cercando di fermare il vento con la sua manina, ci fa tornare alla mente quello che noi stessi, una o molte altre volte abbiam fatto mentre, spensierati, facevamo lunghi viaggi. O ancora il momento in cui Kristina, che alla fine – colpo di scena – decide di prendere l’aereo e con Max e la figlioletta di 3 mesi si presenta dalla nonna in questione, spingendo a domandarci quanto deve aver speso di aereo per quell’improvvisata, si affretta a darci una risposta spiegando teneramente al marito Adam che sono volati via 500 dollari. I buoni sentimenti regnano sovrani anche qui, ma con dialoghi e circostanze che sono di una verità mai nemmeno intravista in altre serie del genere come l’ipercalorico Settimo Cielo. Tutti noi vorremmo una famiglia come i Braverman, legatissimi si, ma per niente opprimenti fra genitori e figli, fratello e sorella, sinceri e presenti l’uno per l’altra, non senza invidie, rancori, rivalità. A cui però, con l’amore e la buona volontà si pone sempre rimedio. Dite che è pura fiction? Ma non penso proprio! Nora Walker e la sua prole in Brothers & Sisters sono ormai uno sfocato ricordo. Questo si che è un family drama (tra i cui produttori, non fa male ricordarlo, figura Ron Howard)! Bravo, Jason Katims!

sabato 14 gennaio 2012

CINEMA E TV: GLI IMPERDIBILI DEL 2012

Pensavo a quali saranno gli eventi e gli avvenimenti più importanti di questo mio 2012 (oltre alla fine del mondo, s’intende). Poi ho pensato che parecchi di questi eventi sono televisivi e cinematografici e allora ho deciso di metterli insieme e sbatterli sul blog per voi, cari tipacci cineseriali! Non sono tutti, anche perché questa è una personalissima lista, ne ho scelti giusto 12, come i mesi dell’anno e come i mitici Cavalieri d’Oro, che, non a caso, si rifanno ai segni zodiacali. Vediamoli insieme…
           
1)   15 Gennaio – I Golden Globe
Praticamente è domani che, dal Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills, condotta dal comico britannico Ricky Gervais, si farà la cerimonia dei Golden Globe, edizione numero 69. L’ Hollywood Foreign Press Association è meno snob della temuta Academy of Motion Picture Arts and Sciences che assegna gli Oscar, quindi eviterò di scrivere la solita storia che sono l’anticamera degli Oscar. Anche se un (bel) po forse lo sono.  Le Idi di Marzo e The Help non se ne andranno di certo a mani vuote. Trasmette Sky Uno per noi dall’una di notte (tra il 15 e il 16) con il Red Carpet. E alle 2 si inizia!



2)   30 Gennaio – Alcatraz
Attesissimo (da me) perché a produrre è J.J. Abrams, a recitare è Jorge Garcia e a “suonare”, per il pilot  almeno, è Michael Giacchino. Senza contare la voglia di mistero e domande a cui non voglio (almeno non subitissimo) risposte! Insomma, non più in cerca dell’erede di Lost (non ce ne sono!L’avrete capito, finalmente!?), voglio comunque sentirne meno la mancanza con questo telefilm, in Italia il 30 su Premium Crime, che è un mix tra il sci-fi e il crime con la storia di pericolosi ex detenuti della celebre prigione chiusa nel 1963, scomparsi quell’anno e magicamente ricomparsi ai giorni nostri. Gli stessi in cui si compiono efferati omicidi di cui loro forse sanno più di qualcosa…


3)   3 Febbraio – Hugo Cabret
Martin Scorsese per la prima volta alle prese col 3D e con un film pensato per le famiglie. E che ci racconta la storia, bellissima, di un ragazzino nella Parigi degli anni 30, l’orfano Hugo che, nascosto in una stazione ferroviaria della capitale francese, lavora alla costruzione di un’automa, portando a compimento l’ambizioso lavoro del padre deceduto. E nel farlo s’imbatterà nientemeno che in George Méliés, ormai stanco e deluso dalla fabbrica dei sogni. D’accordo, non sarà l’inventore del cinema ma è colui che l’ha portato ad uno stadio successivo: il regno del fantasy. Il Premio Oscar Dante Ferretti alle scenografie inoltre è tutto dire, non trovate?


  
4)   19 Febbraio - Smash
Questo telefilm, in cui un gruppo di persone decidono di mettere in scena a Broadway un’ambizioso musical sulla vita di Marilyn Monroe, una sorta di “anti Glee” per le sue tinte drammatiche, ma “musicarello” come la comedy di Italia1, debutta in Italia su Mya. Ed è atteso più perché a produrre è Steven Spielberg, che sarà probabilmente ansioso di farsi perdonare per le qualità non proprio eccelse dei recenti Falling Skies e Terra Nova, che per il ritorno da protagonista di Debra Messing, la Grace di Will & Grace.  Tra le guest star, un nome fra tutti: Uma Thurman.


 
5)   26 Febbraio – La Notte degli Oscar
Ad arricchire il secondo mese dell’anno ci pensa l’immancabile notte in cui verranno consegnati gli Academy Awards, ancora più prestigiosi se si pensa che quest’anno compiranno la rispettabilissima età di 84 anni. Il 24 Gennaio verranno annunciate le candidature (War Horse, The Help, Le Idi di Marzo, The Artist giustamente in pole position) e quel 26 febbraio, Sky Cinema trasmetterà per noi. Il nostro Terraferma, di Emanuele Crialese, aspira ad entrare nella cinquina per diventare il miglior film straniero. Dopo il no di Eddie Murphy, a condurre sarà (per la nona volta) Billy Crystal.


 
6)   25 Marzo – Il ritorno di Mad Men
Questa quinta stagione del serial sul pubblicitario contorto e tenebroso Don Draper, Matthew Weiner ce la sta facendo veramente desiderare. A causa delle difficili trattative con la AMC e la Lionsgate, è passato più di un anno dall’ultima trasmissione del telefilm, ma ora, per bocca di Jon Hamm, scopriamo che il 25/03 debutterà su AMC (quando arriva da noi? E chi lo sa? La scellerata programmazione italiana del capolavoro di Weiner non merita neanche un commento!). Speriamo sia valsa la pena di attendere: ultimamente le serie “vintage” non hanno avuto molta fortuna…
P.S. Giacchè si parla di attesissimi ritorni, segnatevi pure il 1°Aprile: parte la seconda stagione, sempre negli USA, di Game of Thrones (in autunno su Sky Cinema) e non sarà un pesce d’aprile!


 
7)   14 Aprile – Titanic torna nelle sale
A 100 anni dalla tragedia del Titanic e a quasi 15 dall’uscita nelle sale del film di James Cameron, la pellicola che lanciò nell’olimpo delle superstar Leonardo Di Caprio e Kate Winslet ritorna nelle sale con uno strabiliante formato 3D! C’andrete a vedere cosa ne hanno fatto di quello che era già un capolavoro assoluto nel semplice 2D? Io son tanto combattuto, ma per dovere di cronaca, personale curiosità o magari per rinnovare la magnifica esperienza di vedere un filmone del genere sul grande schermo, credo proprio che andrò. E magari ripeterò l’esperienza già vissuta per la prima volta con A Christmas Carol: piangere con gli occhialini 3D.


 
8)    Luglio – Si conclude Desperate Housewives
Dopo otto anni e dopo la fine di Lost, la ABC perde un altro dei suoi gioielli, il popolo dei telefili perde un’altra grande serie e Marc Cherry perde (per sua scelta) la sua gallina dalle uova d’oro. Come si concluderanno le tragicomiche vicende delle amatissime Susan, Bree, Gabrielle e Lynette? Negli Stati Uniti lo scopriranno prima della fine di Maggio, ma noi dovremo attendere che FoxLife mandi in onda l’episodio finale di Desperate Housewives all’inizio di Luglio.


  
9)   12/15 Luglio – Comic-Con di San Diego
Tecnicamente noto come il San Diego Comic-Con International, ogni estate attira nella meravigliosa località californiana migliaia di appassionati di cinema, televisione, fumetti e videogames, tra anteprime, celebrazioni, cosplay, attori e altri personaggi famosi pronti a firmare autografi e chiacchierare con fans e addetti ai lavori. Se avete la fortuna di passare da quelle parti, in quella precisa settimana, dovete andare! Anche se non ve ne frega una mazza di questa roba! Ma se siete su questo blog, almeno un po ve ne frega…


 
10)    29 Agosto – Finalmente Batman!
Dopo notizie dei casting, delle riprese, prime indiscrezioni e foto pubblicate, manifesti fittizi, ufficiosi e ufficiali, trailer prima in lingua originale e dopo in italiano e soprattutto dopo che il 20 Luglio sarà approdato negli States, Batman arriva nei cinema italiani a fine estate con The Dark Knight Rises, che da noi sarà Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Ultima opera della trilogia con cui Christopher Nolan ha rilanciato l’immagine dell’uomo pipistrello, ancora interpretato da Christian Bale e che stavolta dovrà vedersela con la maliarda Catwoman di Anne Hathaway e il possente Bane di Tom Hardy, annunciata superstar del 2012.
P.S. Faccio ancora il furbo e inserisco, in un’unica posizione, altri due appuntamenti troppo attesi: Il The Avengers (20 Aprile) che mette insieme i supereroi Marvel e il reboot di Spider Man, cioè The Amazing Spider Man (4 Luglio)


 
11)   23 Settembre – Emmy Awards
I famigerati Oscar della televisione americana, trasmessi per l’Italia da Sky Uno nella notte tra il 23 e il 24, tornano con il mese di settembre e ancora dal Nokia Theatre di Los Angeles. È prestissimo per conoscere i candidati ma è invece più che prevedibile la vittoria in non solo una categoria della rivelazione American Horror Story e, perché no, anche della sempre più apprezzata comedy New Girl. Chi avrà l’onore (o l’onere?) di condurre la serata?


 
12)   14 Dicembre – Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato
Primo di due capitoli che fanno da prequel al leggendario Il Signore degli Anelli, è diretto ancora da lui, Peter Jackson. Mette al centro della storia (in 3D) il già noto Bilbo Beggins che, incoraggiato dal mago Gandalf (chi lo doppierà dopo la scomparsa del compianto Gianni Musy?) e accompagnato dai 13 nani capitanati da Thorin Scudodiquercia deve liberare il regno di Erebor dal temibile drago Smaug e recuperare il tesoro nascosto nella Montagna Solitaria. Non restano certo fuori dalla storia i vari Gollum, Legolas, l’hobbit Frodo. E anche l’elfa Tauriel della Evangeline Lilly di Lost

giovedì 12 gennaio 2012

IMMATURI? NON PER L'AMICIZIA

Già campione d’incassi, Immaturi – Il viaggio prova a parlarci ancora di maturazione ma poi finisce col parlare (anche) di amicizia


Ho concluso l’anno appena passato con un film da Oscar come Le Idi di Marzo, ho iniziato quello appena entrato con un altro filmone come J.Edgar e lo sto proseguendo con un'altra pellicola che sapevo non m’avrebbe deluso: Immaturi – Il viaggio. Sequel, prevedibilmente primo al box office, sempre diretto da Paolo Genovese (lo stesso del campione d’incassi La Banda dei Babbi Natale) dell’Immaturi che fece il botto all’inizio dello scorso anno, realizzato più per sfruttare il forte successo del primo che per lanciare un nuovo messaggio sulla maturazione personale, che mai può dirsi veramente giunta a compimento. Ma un messaggio forte e chiaro, comunque c’è, ed è quello del valore dell’amicizia. Solita roba, direte voi, e invece quando si mostra e si esalta al cinema, come in tivù, il più nobile dei sentimenti non c’è mai niente di scontato, specie in un panorama in cui a farla da padrone sono, per forza di cose (ma quali cose?!), sesso, amore e romanticismo. Anche in questo film, che racconta, posso dirlo in due battute, del viaggio, desiderato ma mai fatto dopo la maturità, a Paros, Grecia, dei “maturandi” Lorenzo (Ricky Memphis), Luisa (Barbora Bobulova), Francesca (Ambra Angiolini), Piero (Luca Bizzarri), Virgilio (Paolo Kessissoglu), Eleonora (Anita Caprioli), Giorgio (Raoul Bova) e relativa moglie Marta (Luisa Ranieri), sesso e love-story non mancano di certo, ma la forza del gruppo, di una sincera amicizia ritrovata dopo anni e anni è messa in scena in gran parte del film, nonostante la Angiolini si disperi nel vedere gli amici fin troppo presi dai loro “affari”, ai danni dell’unione del gruppo. E pazienza se nel film non ci viene detto come mai Francesca sia ora diventata cleptomane e come gli amici prenderanno la notizia del tumore di Eleonora (un terzo film è all’orizzonte? Ma si, magari un Immaturi - Le nozze, quelle tra la Caprioli e Kessissoglu, sempre molto più bravo del “socio” Bizzarri), e pazienza ancora per sciocchezze da commediola americana di serie B, come la convinzione della stupida new entry Gloria (Francesca Valtorta) di dover fare la femmina, pardon, la donna emancipata. Quel che conta è infatti la sopracitata collera di Francesca nel veder rimandato continuamente la gita in gommone, lo sguardo forse un pò deluso, ma comunque comprensivo di Lorenzo nei confronti del migliore amico Giorgio, reo confesso d’aver tradito la moglie, il gruppo che sulle note della sempre azzeccatissima Suddenly I See, corre unito a farsi perdonare da Francesca, il medesimo gruppo che riesce senza drammi a perdonare la solita Francesca che li ha involontariamente sbattuti in prigione, a ricordarci che l’amicizia, quella vera, può esistere a tutte le età, a vent’anni come a quaranta, e anche fra gli impegni, le esigenze, le manie che, come fa notare sempre lei, Francesca, arrivano inevitabilmente col passare degli anni. E se i dati c’informano che a una settimana dall’uscita, il film ha già incassato più di 6 milioni di euro, c’è da pensare che tutta questa gente che va a pagare il biglietto, non andrà solamente per ammirare la splendida isola greca, altra grande protagonista, o farsi due risate coi protagonisti e l’irresistibile “guest” Maurizio Mattioli (il papà di Lorenzo), ma anche perché all’amicizia, ci crede. E credere all’amicizia, coi tempi che corrono, non è roba da poco.

In alto, il cast del film: da sinistra, Luca Bizzarri, Ricky Memphis, Barbora Bobulova, Paolo Kessissoglu, Anita Caprioli, Ambra Angiolini, Raoul Bova, Luisa Ranieri; Nella foto piccola, ancora la Angiolini

domenica 8 gennaio 2012

I 100 ANNI DI MR. ADDAMS

Il 7 gennaio del 2012 nasceva Charles Addams, il creatore della leggendaria famiglia Addams.

Seppur con un giorno di ritardo, voglio celebrare il centesimo compleanno di Charles Addams, il disegnatore che inventò la famiglia dark più amata di sempre, in tv e al cinema, gli Addams. Indelebilmente composta dal gentleman Gomez, la distinta dark lady Morticia, la seriorissima figlia Mercoledi, l’altro figlio Pugsley, il simpaticissimo zio Fester, la Nonna, Lurch, il maggiordomo simil Frankenstein, l’inquietante Mano, il Cugino Itt, un ammasso di capelli dal linguaggio marziano. Ed è per questa ricorrenza che, come tutti avrete notato, il “doodle” (il logo di google nella pagina di ricerca) di ieri era appunto dedicato alla spettrale e comica famigliola in bianco e nero e ispirata ai fumetti originali di Addams. Ieri, 7 Gennaio, Chill, come lo chiamavano gli amici da ragazzo nella natia Westfield, New Jersey, avrebbe infatti compiuto cento anni, se non fosse morto, a New York, nel 1988, stroncato da un infarto nella sua auto. Non arrivando ad esultare per il rinnovato successo che le sue “creature” ottennero negli anni 90 grazie ai due film di Barry Sonnenfield: La Famiglia Addams 1 e 2. Perché The Addams Family, nata si negli anni 30 per una striscia a fumetti sul famoso The New Yorker, nel 1964 si trasformò in una serie tv che ottenne un enorme successo e andò avanti per due stagioni su ABC (e da noi trasmessa da Rai2). E poi ancora due telefilm, meno celebrati dell’originale, uno nel 92 e l’altro nel 98, e due serie a cartoni animati. Solo Sonnenfeld, al suo primo film importante come regista, li portò al cinema con due memorabili pellicole, con i grandi Christopher Lloyd (zio Fester) e Anjelica Huston (Morticia), che si prepara a tornare grande in tv da Febbraio con la serie musical prodotta da Spielberg, Smash e anche con l’allora baby star Christina Ricci (Merocledi), pure lei tornata in tv con Pan Am. Il black humour degli Addams, sottile e non di rado pungente, mirava, fin dalla versione a fumetti, a fotografare la società borghese del tempo che non sempre ci faceva una bella figura. Di certo non la fece Barbara Jean Day, prima ex moglie (si sposò tre volte) di Charles, cui ci si ispirò per il personaggio di Morticia. Quello che però lei non seppe, almeno non subito, è che anche il forte materialismo della signora fu preso proprio dalla Day, dopo che questa “spennò” mister Addams nella causa di divorziò, ottenendo da lui ben 100.000 dollari.

Sopra il "doodle" con cui Google ha omaggiato Charles Addams. Sotto, il cast della serie tv del 1964 (a sin.) e quello del primo film.

lunedì 2 gennaio 2012

I CINESERIALI DELL'ANNO

Con un 2011 ormai alle spalle, possiamo volgerci indietro per scorgere e riconoscere i personaggi più cineseriali dell’anno (passati cioè indenni e con vigore dalla tv al cinema o viceversa). Dando anche una sbirciatina ai volti cineseriali del 2012. E giacchè ci sono, buon anno a tutti!

DALLA TV AL CINEMA

Evangeline Lilly – Per sei anni ci ha fatti appassionare alle vicende della sua Kate in Lost, poi nel maggio 2010 ha salutato la serie cult e il piccolo schermo. Per dedicarsi un po a se stessa, e anche alla beneficenza visto che dopo Lost andò a fare volontariato in Ruanda. Non era poi così interessata a tornare a far la star, ma il cinema l’ha invocata a gran voce e lo scorso anno la Lilly s’è ritrovata prima sul set del fantascientifico Real Steel, di Shawn Levy e in cui affiancava Hugh Jackman e poi su quello neozelandese di Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, che arriva a fine anno da noi.

Ryan Gosling – Il 2011 è stato decisamente l’anno di questo giovanotto, canadese come Evangeline Lilly, presentato come il nuovo sex symbol di Hollywood, osannato come erede di questo o quell’altro grande attore, grazie alle sue performance in Drive, Crazy, Stupid Love e il recente Le Idi di Marzo (se fate in fretta, è ancora nelle sale). Ma in pochi l’avranno riconosciuto come il ragazzino che tra ‘98 e ’99 era Young Hercules, spin-off del più noto Hercules. La tv era la sua dimora fin da bambino, infatti era nel Mickey Mouse Club insieme a Britney Spears e Justin Timberlake, ma da anni è il grande cinema la sua casa.

DAL CINEMA ALLA TV

Kate Winslet – la Rose di Titanic che la trasformò in una superstar è ormai un lontano ricordo, o forse no visto che ad aprile l’opera di James Cameron torna nei cinema in versione 3D, e lei, nel frattempo, ne ha fatte di cose, come vincere un Oscar nel 2009 per The Reader, più di un Golden Globe e, lo scorso anno, recitare anche in tivù. La minsierie Mildred Pierce, 5 episodi, che l’ha vista protagonista per HBO (e da noi su Sky Cinema 1) non poteva passare inosservata, ed è stata premiata con 5 Emmy, di cui uno, manco a dirlo, alla già pluridecorata Winslet e anche per i prossimi Golden Globe, su 4 nomination, qualche premio dovrà pur arrivare!

Sean Bean – Il 2011 è stato l’anno di Game of Thrones (e anche di American Horror Story, se dobbiamo dirla tutta), da noi arrivato su Sky Cinema 1 col titolo de Il Trono di Spade e Sean Bean, indimenticato Boromir della trilogia del Signore degli Anelli, ne è stato il volto emblematico fin dalle prime immagini promozionali diffuse in rete, con le due foto ufficiali di lui buio e pensoso seduto sul trono e di lui, infreddolito e pensoso all’aria aperta. Sconvolgente colpo di scena quello che lo vede protagonista alla fine della prima stagione (la seconda ad Aprile) ma che gli ha consentito di tornare a fare cinema (lo vedremo in Biancaneve) e con la tv ormai nel cuore (sarà protagonista di Missing).   

SCOMMESSE PER IL 2012

Di carne a cuocere ce n’è tanta. Negli States, è già cotta a puntino, in verità Zooey Deshanel (nella foto), che, da cinematografico volto “indie”, grazie a film come 500 Giorni insieme e Un Ponte per Terabithia, furoreggia in tv grazie alla super comedy New Girl (su Fox dal 25 gennaio). Prevedibile, poi, ogni riflettore che sua maestà Dustin Hoffman attirerà su di sé con il nuovo drama di HBO, Luck, ambientato nel mondo delle corse dei cavalli. Viceversa, tenta il (più difficile, no?) passaggio dalla tv al cinema Taylor Kitsch, per 4 anni il Tim Riggins di Friday Night Lights, dal 9 marzo invece l’eroico John Carter nell’omonimo blockbuster della Walt Disney. Così come Amber Heard, sfortunata coniglietta dello sfortunato The Playboy Club (che, a causa del flop, probabilmente non vedremo mai in Italia), che torna a fare cinema affiancando Johnny Depp in The Rum Diary.